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sabato 3 settembre 2016

PICCOLI NUMERI E GRANDI UOMINI:LA SICILIA DELLE STRAGI


In Sicilia viviamo frequenti ricorrenze luttuose perché molti morti e molte tragedie hanno segnato il cammino verso un normale processo di crescita civile,culturale ed economica. Morti di uomini che hanno tentato un possibile riscatto.
Ne ricordo due,legati da piccoli numeri,ma carichi di emozioni e significato.

100 PASSI,nel caso di Peppino Impastato -tanti pochi passi per dividere la legalità dalla mafia,la vita dalla morte, il bisogno di riscatto dalla barbarie e dal sopruso di quanti non accettano che qualcosa cambi,che i cittadini onesti possano rialzare la testa.

100 GIORNI quelli vissuti dal Generale Dalla Chiesa,a Palermo,prima che tutto si concludesse tragicamente in  via Carini.
L'insediamento del Generale Dalla Chiesa era stato salutato da molti come un momento di svolta nella tormentata vita della città capoluogo,e di tutta la Sicilia. Ma già dubbi ed incertezze erano nell'aria,per le modalità della nomina,per le poche forze messe in campo a sostegno di questa nomina e del lavoro che si sarebbe dovuto fare.
Da solo e “a mani nude”per affrontare la piovra mafiosa che tutto avvolgeva,in città ed in periferia,nei Palazzi e nei salotti buoni,come nei piccoli centri e nelle campagne,tutto stringeva in un abbraccio mortale capace di stritolare nelle sue spire,attività economiche commerciali,agricole,lavori pubblici,attività politiche e stampa ,se elementi di contrasto agli interessi mafiosi.
foto dal webb
L'arrivo di questo  Generale dei Carabinieri,dirompente per metodi e idee,avrebbe dato fastidio anche in certi ambienti politici,abituati da anni a convivere con situazioni di complicità e vicinanza di personaggi poco raccomandabili,e prendere decisioni di dubbia regolarità,al limite,se non palesemente in contrasto della legalità.
Potrebbe essere anche questo il motivo che ha permesso un così breve periodo di lavoro,CENTO GIORNI,appunto.
Un uomo solo,per un'impresa titanica
Non sapremo mai se ci sarebbe riuscito,quali risultati avrebbe ottenuto,con quali metodi,quali strategie,quanti politici,quanti delinquenti mafiosi sarebbero rimasti sul campo.
Non sapremo mai.

foto dal webb
Una,o più mani  armate,hanno messo fine a un progetto ma anche a due vite,unite per sempre nell'impegno civile e nell'amore. Caduto con loro anche un carabiniere, al servizio dello stato e della comunità.

16 commenti:

il monticiano ha detto...

Post perfetto, grazie Chicchina.
Un salutone,
aldo.

Tomaso ha detto...

Cara Chicchina, ecco quello che ci vuole, per non dimenticare.
Tomaso

chicchina ha detto...

Ciao Aldo.Avere un tuo commento è sempre un piacere.Grazie e un abbraccio.

chicchina ha detto...

Tomaso,almeno un ricordo perchè dimenticare è facile e tutto sarebbe stato inutile.Ciao.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Mai dimenticare!
Serena giornata.

chicchina ha detto...

Almeno la memoria..Grazie Lorenzo e buoni giorni anche a te.

Gingi ha detto...

Chicchina carissima, forse adesso dirò una cosa fuori dal coro, ma io sono avvilita e stanca di giornate della memoria. vorrei tanto dimenticare la rabbia che deriva da connivenze, da trattative, invece basta una foto, una frase in tv, la vista di un personaggio che riaffiorano dolori e ferite.
Tutto ha il suo corso e non sempre il tempo è una medicina.
Gingi

chicchina ha detto...

Qui le opinioni sono importanti ed indispensabili per tenere viva la possibilità di scambio e dialogo,e su questo lo sai quanto simo d'accordo.
Il valore del ricordo,non delle celebrazioni,per me dovrebbe servire proprio a scalfire i muri impenetrabili della ipocrisia di chi prima ha armato molte mani,per nascondersi,subito dopo ma impedendo che qualsiasi ricerca della verità potesse affiorare ,per chiudere così profonde ferite.Non ricordare darebbe gioco chi spera proprio questo,che passi troppa acqua sotto i ponti per poter fare luce...

Nella Crosiglia ha detto...

Conosco meglio queste orribili stragi per le pellicole seguite con estremo interesse ,questi sacrifici di grandi persone e poveri innocenti strette dallo spiraglio della criminalità organizzata...
Quante brutture e quanti lutti inutili, quanto dolore, quanti pianti e quanta pena....
Eppure anche questo è un pezzo importante della nostra vita!
Grazie Chicchina mia..
Un bacio enorme!

Elio ha detto...

Una grande figura come, del resto, anche Falcone e Borsellino che forse avevano più mezzi ma che hanno fatto la stessa fine. Oggi ci sono, forse, meno attentati perché penso che la mafia si sia rivolta più verso gli affari finanziari che verso attività locali. Complimenti per il post e buon fine settimana.

Unknown ha detto...

Ciao, passo velocemente, dopo una lunga assenza per malattia, a lasciarti un saluto. Un grande post che tornerò a rileggere con più calma.
A presto.
Antonella

chicchina ha detto...

Cara Nella,vivendo al Sud,e in Sicilia, ho seguito molto da vicino i fatti,integrandoli con la realtà dei luoghi,la sua storia,nel bene e nel male.E' un pezzo della nostra vita ed un prezzo che si è pagato prima che le persone comuni prendessero coscienza e diventassero cittadini,attivi,informati,capaci di reazioni positive.Ti abbraccio.

chicchina ha detto...

Elio,la tua analisi è perfetta,oggi non si compiono più gesti eclatanti,abbiamo meno morti e meno stragi,ma è solo cambiato il metodo,la sostanza c'è ancora,nella sua crudele e invasiva realtà.

chicchina ha detto...

Grazie Antonella,per la tua presenza.Mi spiace per la tua salute,avevo letto qualcosa.Spero sia tutto risolto e ti faccio tanti auguri.A presto.

Patricia Moll ha detto...

Ciao, arrivo dal blog di Sciarada e ti passerò il testimone per il suo calendario dell'Avvento.
Intanto ti faccio i complimenti per il tuo blog. Veramente interessante.
Ci rileggermo ancora.
Ciao Patri

chicchina ha detto...

Grazie Patricia per il gradito commento.E' un impegno importante ricevere il testimone e passarlo, cogliendo l'idea e lo spirito della nostra cara ispiratrice,Sciarada.Sarà un piacere anche per me passare e curiosare sul tuo blog,so già di trovare cose interessanti.A presto.Chicchina