Superati i 50 anni ho voglia di parlare,ma ancor più di ricordare:fissare su carta,si fa per dire,cose che girano disordinatamente per la testa,sensazioni,luoghi,profumi,volti,parole ,che si affacciano un attimo poi svaniscono,poi ritornano.Ma se riuscirò parlerò anche di altro.Di me ho pochissimo da dire,l'età l'ho detta,non ho una vita da star,non ho pretese,rispetto gli umani,gli animali e la natura.
Post in evidenza
giovedì 24 marzo 2011
LA SICILIA CHE MI PIACE
GROTTA CUTRONA-nella Valle del Bove-
la depressione che raccoglie gran parte della lava dell'Etna
ADRANO-MONASTERO DI SANTA LUCIA-
sequenza di finestre e di uomini al sole
CATANIA-PORTA GARIBALDI-contrasto di pietra lavica e pietra bianca
che il tramonto tinge di riflessi d'oro
ACI TREZZA-Faraglione e porticciolo-veduta aerea
sabato 19 marzo 2011
PER TUTTI I PAPA'
Per i padri che sono stati,per quelli che lo sono ,AUGURI!
Spesso ho bisogno di un supporto fisico,visibile,per immergervi le mani,gli occhi,la mente.Sassolini lasciati per strada ,un quadrifoglio trovato insieme,un vecchio documento,giornate serene un museo,una gita, una cena, uno spettacolo, oggetti quotidiani.
giovedì 17 marzo 2011
VIVA L'ITALIA- L'ITALIA E' VIVA
La paura della retorica è sempre in agguato,ma oggi no,non ho questa paura:sono felice perchè una splendida e insperata giornata di sole caldo mi ha permesso di aprire porte e finestre ,di esporre il tricolore e di vederlo sventolare gioioso,in compagnia di altri tricolori che timidamente,uno dopo l'altro,facevano bella mostra su balconi terrazzi finestre,grandi piccoli,solitari o assemblati.
Sono emozionata perchè il mio Presidente è sceso fra la gente ,a stringere mani,fare auguri in nome di tutti gli italiani che così bene rappresenta,e quindi anche a mio nome
Sono felice perchè,per un solitario Salvini che distribuisce bandiere e fotografie del carroccio in galleria,a Milano,ci sono milioni di CITTADINI che invadono le strade e le piazze della austera Torino,della vivace Roma, della bella Napoli, della indifferente Palermo,di cento altre città ,con bandiere,canti,gioia,dimenticando,anche solo per un giorno,le cose che non vanno,i problemi quotidiani,e credendosi veramente un popolo.
Domani ci sarà spazio per le polemiche,immancabili,ma oggi no,oggi uscirò di casa,spero di incontrare tanta gente simpatica,di godermi il sole e rientrando,di vedere il mio bel tricolore sventolare ancora.
sabato 12 marzo 2011
IO AMO LA COSTITUZIONE
Amo la costituzione,e ringrazio i nostri padri costituenti per averci lasciato
una così preziosa eredità come strumento di progresso e crescita civile e anche come monito per non tornare mai più indietro,per non sbagliare ancora.
Ci dicono che è vecchia,va cambiata.
Io sono più vecchia di essa,l'ho vista nascere,e anche se non capivo bene,ancora,ricordo il fermento che la sua nascita aveva suscitato nei nostri padri,
e oltre tutto NON MI RITENGO VECCHIA e da sostituire,che diamine!
lunedì 7 marzo 2011
DEDICATO A UNA DONNA
8 MARZO 2011
A mia madre,che amava le mimose.
Era felice quando, per la giornata della donna,arrivavamo uno dopo l'altro,quasi casualmente e alla spicciolata e appogiavamo sul tavolo piccoli bouquet o grossi mazzi di splendide mimose,gialle come il sole della sua terra,che lei aveva lasciato tanti anni prima.Un grazie,appena sussurrato ma gli occhi le si riempivano di gioia.
Quando,ancora ragazza,tornando da scuola le regalavo un minuscolo rametto di questo splendido fiore,mi guardava in modo interrogativo. Le ricordavo che era la festa di tutte le donne,anche la sua,quindi,e lo avevo conservato,per lei,dopo averli distribuiti tra compagne di scuola,i professori,il personale scolastico.
Non mi diceva niente,lo prendeva quasi per farmi contenta,ma lo appoggiava con cura, magari nella credenza o in un bicchiere con un po d'acqua.
Aveva tanti pensieri,tante preoccupazioni e certo non erano tempi per pensare a queste cose ,non importanti.
La morte di mio padre le lasciò il compito di accudire,da sola e senza risorse ai figli,ancora giovani,poco più che ragazzi.
Ci incoraggiò,ma non a cuor leggero, quando abbiamo deciso di partire,uno dopo l'altro,in cerca di un lavoro. Intraprese anche lei il viaggio della vita,con l'ultimo dei figli ,quando avevamo già una casa in affitto,un lavoro quasi per tutti ed un po di esperienza acquisita in fretta,e dettata dalle necessità.
Amava la sua terra,assolata ed anche un po matrigna,amava il sole,l'aria pulita,i rapporti semplici e tenaci con la sua gente,ma non ebbe rimpianti quando capì che la sua presenza ci era indispensabile:ci aiutò a crescere,senza sbandamenti e senza grilli per la testa. Con poche parole e tanta fermezza ha diretto le nostre vite ,senza mai lesinare affetto consigli e rigore.
Così anche quando,cresciuti,abbiamo lasciato casa,non ne siamo mai usciti completamente. E' stata il nostro riferimento per tutte le occasioni,belle,brutte, importanti,allegre. Momenti di festa e momenti di dolore sempre condivisi anche quando per necessità o scelta la vita ci aveva portati altrove.
Ti dovevo questo ricordo,mamma.
A mia madre,che amava le mimose.
Era felice quando, per la giornata della donna,arrivavamo uno dopo l'altro,quasi casualmente e alla spicciolata e appogiavamo sul tavolo piccoli bouquet o grossi mazzi di splendide mimose,gialle come il sole della sua terra,che lei aveva lasciato tanti anni prima.Un grazie,appena sussurrato ma gli occhi le si riempivano di gioia.
Quando,ancora ragazza,tornando da scuola le regalavo un minuscolo rametto di questo splendido fiore,mi guardava in modo interrogativo. Le ricordavo che era la festa di tutte le donne,anche la sua,quindi,e lo avevo conservato,per lei,dopo averli distribuiti tra compagne di scuola,i professori,il personale scolastico.
Non mi diceva niente,lo prendeva quasi per farmi contenta,ma lo appoggiava con cura, magari nella credenza o in un bicchiere con un po d'acqua.
Aveva tanti pensieri,tante preoccupazioni e certo non erano tempi per pensare a queste cose ,non importanti.
La morte di mio padre le lasciò il compito di accudire,da sola e senza risorse ai figli,ancora giovani,poco più che ragazzi.
Ci incoraggiò,ma non a cuor leggero, quando abbiamo deciso di partire,uno dopo l'altro,in cerca di un lavoro. Intraprese anche lei il viaggio della vita,con l'ultimo dei figli ,quando avevamo già una casa in affitto,un lavoro quasi per tutti ed un po di esperienza acquisita in fretta,e dettata dalle necessità.
Amava la sua terra,assolata ed anche un po matrigna,amava il sole,l'aria pulita,i rapporti semplici e tenaci con la sua gente,ma non ebbe rimpianti quando capì che la sua presenza ci era indispensabile:ci aiutò a crescere,senza sbandamenti e senza grilli per la testa. Con poche parole e tanta fermezza ha diretto le nostre vite ,senza mai lesinare affetto consigli e rigore.
Così anche quando,cresciuti,abbiamo lasciato casa,non ne siamo mai usciti completamente. E' stata il nostro riferimento per tutte le occasioni,belle,brutte, importanti,allegre. Momenti di festa e momenti di dolore sempre condivisi anche quando per necessità o scelta la vita ci aveva portati altrove.
Ti dovevo questo ricordo,mamma.
sabato 5 marzo 2011
FINALMENTE COMPLETATO!
Ho iniziato a preparare il lavoro nel maggio dello scorso anno.
Certo non ho lavorato sempre su questo progetto.Ci sono stati i mesi estivi,sosta obbligata.Altre interruzioni per motivi vari,compresi questi ultimi mesi di parsiale disponibilità ,ma ho voluto accelerare,anche perchè il tutto era voluminoso e ingombrante e non avevo più voglia di vederlo in giro.
E' un copriletto,strano,un patchwork alla mia maniera:avevo da tempo tutto il necessario in casa,quando si dice"metti da parte, prima o poi tornerà utile"...
Così ho svuotato qualche cassetto,e mi sono portata avanti con il lavoro,
perchè questo capo è destinato alla mansarda,quando sarà completata.
Nelle foto le fasi di preparazione e il lavoro finito.
Che ne dite?
posizionamento del tessuto per preparazione lavoro
le strisce di contrasto mi pare diano più senso e colore
Particolare ingrandito del lavoro.
Il lavoro finito.L'interno è foderato con del trapuntino leggero in seta beige.
Certo non ho lavorato sempre su questo progetto.Ci sono stati i mesi estivi,sosta obbligata.Altre interruzioni per motivi vari,compresi questi ultimi mesi di parsiale disponibilità ,ma ho voluto accelerare,anche perchè il tutto era voluminoso e ingombrante e non avevo più voglia di vederlo in giro.
E' un copriletto,strano,un patchwork alla mia maniera:avevo da tempo tutto il necessario in casa,quando si dice"metti da parte, prima o poi tornerà utile"...
Così ho svuotato qualche cassetto,e mi sono portata avanti con il lavoro,
perchè questo capo è destinato alla mansarda,quando sarà completata.
Nelle foto le fasi di preparazione e il lavoro finito.
Che ne dite?
posizionamento del tessuto per preparazione lavoro
le strisce di contrasto mi pare diano più senso e colore
Particolare ingrandito del lavoro.
Il lavoro finito.L'interno è foderato con del trapuntino leggero in seta beige.
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