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venerdì 7 maggio 2010

PAUSA DI RIFLESSIONE



Mi concedo una piccola pausa,qualche giorno fuori casa fa bene ogni tanto.
Ci incontreremo presto,su questo spazio,al quale mi ci sono proprio affezionata.
Ciao a tutti gli amici che passano lasciando un commento o soltanto così per caso.
Per un'amica che ama i girasoli,ma anche per le altre e gli altri lascio un piccolo omaggio.
Li ho seminati,curati amorevolmente e questo è il risultato finale.

sabato 1 maggio 2010

PRIMO MAGGIO- FRA RICORDI E RIFLESSIONI


Se parlo di Primo Maggio i ricordi mi riportano indietro quando questa giornata era una festa,per noi ragazze e ragazzi da condividere e vivere con gli adulti:
contadini,artigiani,commercianti,impiegati che provavano il piacere di essere presenti e protagonisti,di stare insieme,in modo festoso,con le bandiere i fiori i canti popolari i comizi il paese in festa e colorato di rosso.
Un'aria quasi da allegra sagra paesana.

Le cose cambiano,i colori per fortuna restano ancora quelli,magari un po più sfumati,mischiati ad altri,ma sempre nel tentativo di celebrare oggi come ieri,il lavoro.
Lavoro come diritto,come riscatto ,come strumento di crescita individuale e di impegno civile,lavoro come libertà.

La riflessione un po amara,tuttavia riguarda proprio il lavoro,il lavoro che manca,il lavoro malpagato,il lavoro senza sicurezza,il lavoro in nero,il lavoro discriminato e discriminante,il lavoro senza prospettive.
Ed in questa situazione è facile scivolare verso forme di nuove schiavitù,di nuove insicurezze,di ricatti contrattuali.

Una guerra fra poveri,in un paese che nella stragrande maggioranza diventa sempre più povero,mentre cresce una categoria di furbi,maneggioni,corrotti,che sbatte in faccia a tutti,con supponenza volgare e una spregiudicata sicurezza di impunità,uno stile di vita,una ostentazione di potere al limite della civile sopportazione.

Aspettando.....che spiova

BUON PRIMO MAGGIO

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Riporto quanto scrive l'amica Janas:un'accorata analisi del problema lavoro vissuto in prima persona,e che non posso non condividere:

"E' molto ma molto importante per me la giornata di oggi.
Ieri è stato il mio ultimo giorno di lavoro.
Un lavoro durato più di un anno, un lavoro a nero, con orari impossibili, e stipendio da fame.
E' il motivo per cui l'ho lasciato.
Rivendico il diritto di un lavoro vero. Ho il diritto di lavorare, ho il diritto di ricevere soddisfazioni, ho il diritto (e lo voglio) di pagare le tasse, si io le voglio pagare.
Voglio pagare le tasse, perchè voglio esistere in quanto lavoratrice: per me sarebbe un onore pagare le tasse, guarda che cosa ti dico. Tutti non le vogliono pagare, io invece voglio farlo, non mi interessa che lo Stato si trattenga i miei soldi, che lo faccia pure perchè è anche giusto. Io voglio un lavoro riconosciuto. E' molto semplice.
Oggi per me è una giornata importante, perchè da oggi cambio vita.
Ti abbraccio come sempre e abbraccio tutti i lavoratori."