Che giornata!Sveglia alle sette,anche se sarei rimasta più volentieri sotto le coperte.
Caffè veloce,niente colazione,riordino superficiale,molto superficiale, della casa,spesa,incontro con l'amministratore,preparazione pranzo,e la prima parte è volata via.Nel pomeriggio un salto a raccogliere i primi mandaranci e l'ultima uva.Parte dell'uva diventa marmellata,dopo un paio d'ore.Lavoro noioso e lungo,ma da fare.La cena,una sistematina alla cucina,qualche telefonata,la spesa nel frizer,e adesso ho finito. Mi rimane da fare ancora la valigia,ma faccio in fretta,quattrocose quattro,per qualche giorno di vacanza.Per oggi basta così.Alla prossima.
Superati i 50 anni ho voglia di parlare,ma ancor più di ricordare:fissare su carta,si fa per dire,cose che girano disordinatamente per la testa,sensazioni,luoghi,profumi,volti,parole ,che si affacciano un attimo poi svaniscono,poi ritornano.Ma se riuscirò parlerò anche di altro.Di me ho pochissimo da dire,l'età l'ho detta,non ho una vita da star,non ho pretese,rispetto gli umani,gli animali e la natura.
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venerdì 26 ottobre 2007
giovedì 11 ottobre 2007
LIBERTA'
Ho ballato da sola
sull'aia di una casa
incontrata in un sogno
inseguendo la luna.
Ho ballato in silenzio
ascoltando col cuore
il ritmo vorticoso
di una musica antica.
Ed ho sciolto il mio corpo
da tempo immemorabile
stretto nelle pastoie
di perbenismi inutili.
E ho cantato alle stelle
le stelle degli amanti
tutte le mie canzoni.
Più che un canto fu un grido
che frantumò il silenzio
e allegerì il mio cuore.
Sfinita attesi il giorno
all'ombra dell'acacia
e le stelle d'agosto
cullarono il mio sonno.
sull'aia di una casa
incontrata in un sogno
inseguendo la luna.
Ho ballato in silenzio
ascoltando col cuore
il ritmo vorticoso
di una musica antica.
Ed ho sciolto il mio corpo
da tempo immemorabile
stretto nelle pastoie
di perbenismi inutili.
E ho cantato alle stelle
le stelle degli amanti
tutte le mie canzoni.
Più che un canto fu un grido
che frantumò il silenzio
e allegerì il mio cuore.
Sfinita attesi il giorno
all'ombra dell'acacia
e le stelle d'agosto
cullarono il mio sonno.
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